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La carie: cause, fattori di rischio e prevenzione

da | 4 Dic 2023 | 0 commenti

Le carie è una patologia infettiva non trasmissibile causata da agenti esterni che insorge dopo che i denti sono erotti, causa rammollimento di smalto e dentina (tessuti duri) formando una cavità.


I fattori esterni causa della carie possono essere :

  • particolari batteri patogeni come streptococco mutans e lattobacillo che aderiscono alla superficie del dente attraverso la placca batterica;
  • cattive abitudini alimentari (troppi zuccheri, specie quelli “appiccicosi”) che “alimentano” tali germi;
  • Stress che incidendo a livello ormonale determina una maggiore disidratazione delle superficie dentali per la mancanza del fattore protettivo salivale, aumentando l’incidenza della carie.

Da considerare che i denti di alcuni soggetti potrebbero essere più vulnerabili all’azione dei batteri cariogeni per una intrinseca fragilità dei tessuti dentali su base familiare.
Gli zuccheri vengono trasformati in acidi dalla placca batterica.

batteri carie

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Se la carie insorge sotto un’otturazione o una corona parliamo di carie “secondaria”.

I denti ricostruiti con otturazioni o protesi fisse (corone) presentano una probabilità maggiore di quelli sani di ripresentare carie.
Il successo a lungo termine di qualsiasi otturazione dentale e delle protesi dipende:

  • dall’accuratezza nel curare la carie;
  • dal mantenimento scrupoloso delle otturazioni dentali che trattandosi di un corpo estraneo possono subire un deterioramento.
  • dal controllo degli zuccheri che diventano acidi per l’azione di batteri, provocando la demineralizzazione del dente e l’inizio della carie in particolare nel punto di passaggio tra dente e restauro, dove maggiormente si accumula placca.

Altri fattori di rischio della carie

Vi sono poi delle ulteriori condizioni che possono favorire la carie, fra questi:

  • Affollamento dentale.
  • Presenza di malattie sistemiche ( o il decadimento delle condizioni di salute generale) che si ripercuotono sul cavo orale: diabete insulino-dipendente, mv, neoplasie, deficit psichici, patologie che deprimono il sistema immunitario.
  • Trattamenti terapeutici e farmacologici quali radioterapia cervico-facciale, farmaci che riducono la salivazione (xerostomizzanti), l’uso cronico di cortisone e degli immunosoppressori che possono portare alla perdita degli elementi dentari.
  • Abitudini nocive come l’uso di droghe o il fumo. Da segnalare che nei fumatori la mancanza di denti (edentulismo) è doppio rispetto ai non fumatori. La nicotina rende le superfici dentali più viscose favorendo deposito di placca inoltre si abbassano le difese immunitarie.

 

placca

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Evoluzione della carie e complicanze

Possiamo riassumerla in cinque fasi:

  1. Carie superficiale, quando lo smalto comincia a presentare aree di decalcificazione bianche e ruvide
  2. Carie penetrante, quando la parte intermedia del dente (dentina) si decalcifica e si distrugge.
  3. Carie perforante, la polpa dentale (nervo) viene coinvolta (pulpite). Le pulpiti acute hanno un forte dolore lancinante, persistente, non localizzato, più forte di notte; le pulpiti croniche sono caratterizzate da dolore attenuato, intermittente a volte presente ma altre volte inesistente.
  4. Dalla pulpite si passa alla gangrena (morte della polpa)
  5. La gangrena si trasforma in ascesso dentale

Quali sono le complicanze della carie?

La carie può causare complicanze di due tipi:
Locali: coinvolgono la polpa dentale fino a dare granulomi, ascessi e raramenti flemmoni
Generali: l’infezione può causare disturbi di organi a distanza con incidenza su reni, cuore per batteri veicolati nel sangue.

Le conseguenze di una carie sono di vario tipo: si ritiene sia responsabile del 50% delle perdite dentali, talvolta così importante da richiedere la necessità di estrazioni (anche multiple). Inoltre, la presenza o l’assenza di denti e la loro integrità sono legati alla qualità della vita.

Prevenzione primaria

prevenzione denti

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L’insorgenza della carie si può prevenire sotto diversi aspetti:

  1. Fluoroprofilassi locale, soprattutto negli adulti o somministrando compresse di fluoro nei bambini
  2. Sigillatura dei solchi, consigliata in età infantile.(trattamento che rende più lisce le superfici ruvide dentali evitando accumulo di cibo e con esso la formazione di carie).
  3. Riduzione dell’assunzione di cibi che contengono un’elevata quantità di zuccheri
  4. Pulizia orale attraverso il regolare spazzolamento dei denti.
  5. Condurre una vita regolare e ridurre l’ansia.

Quando fare la prima visita dal dentista?
Ai 4 anni di vita la formazione dei denti decidui (o denti da latte) è completa. A questa età è utile la prima visita, si coinvolge il bambino su come effettuare una corretta pulizia dei denti, passando nel tempo dall’uso delle garzine alle corrette tecniche di spazzolamento (con supervisione dei genitori fino ad 8-10 anni di età). Si prosegue con visite di controllo semestrali. Si consiglia di introdurre l’uso del filo interdentale dai 12-13 anni di età.

Utile applicare sigillanti nei solchi e nelle fossette dei denti appena erotti unitamente alla somministrazione di fluoro in compresse. Si consiglia l’uso di pastiglie rivelatrici di picca che colorano in maniera più intensa la superficie dentale dove l’accumulo di placca è più intenso.

Prevenzione della carie nell’adulto
Le visite di controllo vanno effettuate ogni 6 mesi. Il dentista controllerà ogni volta le tecniche di spazzolamento e l’uso di filo interdentale (o spazzolino scovolino) e sottoporrà il soggetto a sedute di igiene professionale, controllerà l’alimentazione e l’assunzione della quantità degli zuccheri con la dieta. Incentiverà l’abbandono di abitudini viziate come il tabagismo. Controllerà, inoltre, la salute delle mucose orali e insegnerà al soggetto a casa di controllarsi.Ottimo anche qui consigliare l’uso di pastiglie rivelatrici di placca.

La salute dentale in gravidanza
In gravidanza è necessaria una particolare attenzione per i denti e le gengive perché l’aumento di estrogeni e progesterone, che avvengono nell’organismo della donna incinta, possono modificare la saliva facilitando l’accumulo di placca e tartaro, con un rischio di carie e gengivite aumentato.
Anche la necessità di fare piccoli spuntini tra un pasto e l’altro favorisce l’accumulo di placca. Le raccomandazioni per l’igiene orale, per un’alimentazione sana e bilanciata assumono una particolare importanza per la donna ed il nascituro.

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