White spots (macchie bianche)

 

Nelle foto un caso clinico trattato presso il mio studio dentistico dove si possono osservare white spots (macchie bianche), dovute ad ipomineralizzazione dello smalto e presenti sin dalla nascita, risolte brillantemente con l’applicazione di una specifica resina fluida denominata (ICON).

Questa resina fluida è parimenti efficace nel risolvere anche macchie dai denti di origine sconosciuta (idiopatica), dovute a fluorosi oppure conseguenti a trauma. Utilissima anche per trattare piccole crinature superficiali dello smalto.

Vediamo nello specifico cosa si intende per ipomineralizzazione, white spots, fluorosi e crinature dello smalto.

L’ipomineralizzazione è un difetto qualitativo dello smalto. I denti interessati mostrano zone di marcata opacità di colore bianco-giallo o giallo-marrone; più il colore è scuro, minore è la durezza dello smalto e quindi maggiore sarà la sua porosità.

La fluorosi (oggi molto rara) è dovuta ad un eccesso di assunzione di fluoro ed è caratterizzata da macchie di aspetto marmoreo bianco-giallastre.

Le White spots (letteralmente “macchie bianche”) sono date dall’impoverimento di minerali di alcune aree dello smalto dentario dovute o ad un suo difetto di formazione o a lesioni cariose superficiali piatte e non cavitate.

Possono essere risolte se esposte ad un trattamento di rimineralizzazione o di infiltrazione con resina fluida come sopraccennato.  Trasmettono in maniera differente la luce, e ad occhio nudo esse appaiono come zone circoscritte, particolarmente evidenti.

Le white spots sono più frequenti nei soggetti giovani, soprattutto in concomitanza di trattamenti ortodontici, ma in generale in condizioni di igiene orale scarsa. Pertanto, le white spots sono lesioni reversibili.

Quando parliamo di microfratture denominate anche “craze lines”, parliamo di semplici infrazioni dello smalto dei denti. Questi tipi di microfratture non penetrano nello strato sottostante di dentina, restano superficiali. Purtuttavia possono determinare ipersensibilità agli sbalzi termici e se non trattate possono procedere verso fratture profonde che coinvolgono l’intero spessore del dente. Le craze lines sono più spesso presenti nei denti anteriori come striature verticali all’interno dello smalto.

Lo smalto è uno dei tessuti più duri del nostro corpo. Tuttavia, sono diverse le cause che possono causare la formazione delle microfratture allo smalto dei denti. Nella maggior parte dei casi le infrazioni originano da piccoli e ripetuti traumi, come risultato di una forza contundente o di forze funzionali più ricorrenti (bruxismo o serramento).

Il bruxismo e il serramento sono tra le cause più comuni delle microfratture ai denti.

In molti casi di discromie dello smalto, lo sbiancamento da solo non raggiunge un risultato convincente. Metodi di trattamento invasivi come i restauri con le faccette dentali richiedono tempo, sono costosi ed implicano sempre perdita di tessuto sano.

Come accennato in apertura, esiste una soluzione per rimuovere queste macchie dai denti in maniera conservativa, indolore e rapida utilizzando appunto una resina fluida.

I denti vanno trattati con un apposito gel acido mordenzante collocato tramite applicatore sulla loro superficie visibile. Il prodotto dopo 2 minuti viene sciacquato via e lo smalto asciugato. Successivamente si applica una resina fluida che si infiltra nelle porosità della lesione, penetrando per capillarità arresta la demineralizzazione e nel contempo ripristina il colore naturale dello smalto sano, dopodichè viene polimerizzata.

L‘area infiltrata si adatta otticamente al tessuto sano grazie all‘indice di rifrazione della resina simile a quello dello smalto, mascherando le macchie. La salute della struttura dentale è preservata.

Questo metodo innovativo trova massima applicazione nei trattamenti estetici della rimozione delle macchie dai denti frontali per i quali l’aspetto gioca un ruolo fondamentale.